Come riconoscere il prosciutto di San Daniele

Il San Daniele è unico, anche nei suoi dettagli. Ci sono infatti alcune caratteristiche che permettono al consumatore di riconoscere l’autentico prosciutto DOP, prodotto solamente a San Daniele del Friuli secondo i rigidi dettami del Disciplinare di Produzione e con un metodo di lavorazione che si tramanda da secoli. A colpire l’occhio è innanzitutto la tipica forma a chitarra, ottenuta attraverso il procedimento della pressatura. Elemento unico nel suo genere è lo zampino, che riveste una funzione molto importante durante la stagionatura. Dopodiché la cotenna, che protegge la carne interna preservandola da agenti esterni, lo stucco, che la rende morbida ed evita che si secchi, l’anchetta e il gambetto (o stinchetto) rappresentano altrettanti tratti distintivi del San Daniele, che contribuiscono a renderlo un prodotto d’eccellenza del Made in Italy. Infine il marchio, impresso a fuoco solo sui prosciutti che rispettano tutti i requisiti necessari per ottenere il riconoscimento DOP. Una volta uscita dai saloni di stagionatura dopo almeno 13 mesi e giunta al termine del ciclo produttivo, ciascuna coscia presenta dunque alcuni segni caratteristici, che ne certificano l’autenticità e la qualità. Dalla forma al colore, fino al suo inconfondibile sapore, ecco una breve guida per riconoscere il vero prosciutto di San Daniele DOP.