Ipotesi dazi USA per il San Daniele DOP

Gli Stati Uniti rappresentano il principale mercato extraeuropeo per il Prosciutto di San Daniele, con una quota del 20% circa del volume complessivo delle esportazioni. In merito all’ipotesi di revisione dei dazi tra Stati Uniti e Unione Europea annunciata nei giorni scorsi, il Consorzio monitora con attenzione l’evolversi della situazione, in attesa di conoscere nel dettaglio le tariffe che saranno effettivamente applicate ai prodotti europei e in particolare al settore agroalimentare.

Il Prosciutto di San Daniele in questi ultimi mesi ha subito l’imposizione doganale del 10% da parte degli USA, tuttora in vigore, riuscendo comunque a mantenere stabile la sua presenza nel mercato statunitense. Nel caso in cui venisse confermato un passaggio al 15% netto, senza cumulo delle tariffe preesistenti, l’impatto sulle vendite potrebbe risultare abbastanza contenuto anche grazie alla specificità del mercato americano fortemente orientato verso i prosciutti crudi stagionati di origine italiana, che continuano a godere di un buon margine di competitività e di una buona distribuzione. Qualora il dazio arrivasse a percentuali superiori l’impatto sarebbe decisamente più significativo e problematico da gestire.

In questo contesto il Consorzio auspica che il San Daniele possa rientrare tra i prodotti agroalimentari espressamente previsti nell’accordo quadro per l’esenzione da dazi. Allo stesso tempo, si evidenzia la necessità che l’Unione Europea preveda interventi mirati a supportare la competitività dei prodotti europei e del Made in Italy agroalimentare per garantire la tenuta dei mercati, soprattutto in una fase economica già contrassegnata da forti elementi di incertezza generale causata dalle crisi geopolitiche in atto e appunto da questa nuova “guerra dei dazi”.