La sostenibilità del San Daniele

Si è tenuto oggi allo Zest Hub di Roma il seminario “Valore Concreto”, un momento di confronto promosso dal Consorzio del Prosciutto di San Daniele sul ruolo della sostenibilità nelle filiere DOP come il Prosciutto di San Daniele, tra tradizione e innovazione. L’evento ha visto la partecipazione di esperti, istituzioni e rappresentanti del settore, che hanno condiviso esperienze, risultati e visioni sul futuro sostenibile dell’agroalimentare italiano.

Un percorso di impegno concreto

La mattinata si è aperta con la presentazione del terzo Report di Sostenibilità del Consorzio, illustrato da James Osborne di Lundquist, e dalla presentazione delle azioni sostenibili del comparto con il Direttore Generale Mario Emilio Cichetti. Attraverso un’analisi basata su sei temi materiali, il Consorzio ha messo in evidenza i traguardi raggiunti: dall’implementazione di tecnologie avanzate per la tracciabilità e il recupero degli scarti salini, alla diffusione della cultura della sostenibilità in Italia e all’estero.

“Il Consorzio ha individuato una serie di attività a favore del territorio, all’attenzione qualitativa del prodotto e delle persone che confluiscono all’interno di un piano di sostenibilità del San Daniele Dop” ha riportato all’evento il Direttore del Consorzio. “In particolare, abbiamo concretizzato la realizzazione di un impinto di recupero di sale esausto e salamoia come azione principale, concreta e importante anche per gli investimenti economici. Si tratta di un investimento di circa 4,5 milioni di euro realizzato in una fabbrica dismessa senza ulteriore consumo di suolo in una località non lontana da San Daniele. Attraverso tecnologie innovative e sistemi biologici l’impianto tratta sale e salamoie recuperando e pulendo la parte solida per altri usi.”

“Il report Valore concreto è un modello che raccoglie, analizza e misura tutte le azioni del comparto che comprendono principalmente l’analisi dei consumi energetici, la misurazione delle quantità di sale riciclato e delle acque depurate, la misurazione del carbonio, lo svolgimento delle attività di formazione e informazione tra i progetti primari. Si tratta di elementi importanti sia per il consumatore che per la comunicazione che caratterizzano il nostro prodotto e anche le peculiarità del territorio.  Dal 2022 il Consorzio comunica queste azioni attraverso un importante programma di promozione cofinanziato dall’Unione Europea che racconta l’impegno del comparto nei due mercati europei più importanti, Francia e Germania, oltre all’Italia. L’obiettivo del piano riguarda la trasmissione di un messaggio che ponga in relazione la qualità del San Daniele Dop rispetto all’attenzione verso il territorio con precise azioni concrete” ha concluso Mario Emilio Cichetti Direttore del Consorzio del Prosciutto di San Daniele.

Innovazione e sostenibilità al centro delle IG italiane

La seconda parte dell’evento ha esplorato le sfide e le opportunità future delle Indicazioni Geografiche in tema di sostenibilità. Mauro Rosati (Fondazione Qualivita e Origin Italia) e Carlo Alberto Pratesi (Università Roma Tre) hanno offerto uno sguardo sulle ultime normative europee e sulle preferenze dei consumatori, evidenziando l’importanza di una comunicazione trasparente e di modelli collaborativi per rafforzare la competitività delle IG. A chiudere le relazioni del seminario l’intervento di Lucio Gomiero, Presidente della Fondazione San Daniele, che ha sottolineato il valore del modello di sostenibilità come leva di attrattività per il turismo, il lavoro e le comunità locali.

Un impegno per il futuro

Il Presidente del Consorzio, Nicola Martelli, ha concluso i lavori sottolineando l’importanza di continuare a investire su pratiche innovative e sostenibili per garantire il successo dei principali prodotti gastronomici italiani: “Il Consorzio del Prosciutto di San Daniele riunisce i 31 produttori che, essendo una DOP, si trovano esclusivamente all’interno della città di San Daniele del Friuli e ormai da molti anni promuove un’attenzione alla sostenibilità concreta legata all’ambito produttivo e commerciale del prodotto. Per il comparto è un dovere etico rispettare il prodotto, la tradizione e il territorio.”

“Il progetto di sostenibilità del Consorzio” per il Presidente “è un percorso reale con azioni concrete e determinante sul territorio. Durante l’evento abbiamo sottolineato l’impegno di recuperare e dare nuova vita ai rifiuti, un’azione che va oltre la semplice attenzione all’ambiente, e con progetti concreti per preservare e migliorare il patrimonio di tradizioni, persone e territorio legato al prosciutto. Inoltre, il Prosciutto di San Daniele vanta un sistema di tracciabilità avanzato, che permette di risalire all’origine di ogni singola coscia un processo raro tra i prodotti italiani a indicazione geografica.”

“L’aspetto qualitativo del prodotto si basa su un elemento importante che è una tradizione antica fondata su solo due ingredienti. Sono elementi che spesso dimentichiamo ma si tratta di cosce di suini 100% italiani nati e allevati in Italia secondo determinate regole unite solamene al sale marino, quindi un prodotto totalmente naturale, aiutato semplicemente dalla natura, dal tempo e dalle persone. Il Consorzio del Prosciutto di San Daniele aspira a diventare un punto di riferimento per il settore, indicando la via della sostenibilità e dell’eccellenza e attirando i giovani per garantire la continuità e il miglioramento futuro” ha concluso Nicola Martelli Presidente del Consorzio.