San Daniele del Friuli, 20 luglio 2018 – Il Consorzio del prosciutto di San Daniele conferma la valenza assolutamente positiva dell’accordo economico commerciale CETA. Infatti, i primi dati positivi dell’export del prosciutto di San Daniele in Canada, a partire da settembre 2017 – momento in cui ha preso di fatto attuazione il CETA – sono stati pari a + 35% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, oltre ad un incremento del numero delle aziende esportatrici.
L’accordo CETA, per il prosciutto di San Daniele, è dunque un elemento positivo per poter esportare di più, e meglio, il prosciutto friulano in Canada. Infatti, gli effetti del CETA fanno sì che il prodotto possa essere esportato in quel paese con la sua denominazione corretta, cosa impossibile sino a tale intesa visto la presenza e preesistenza di un marchio similare registrato agli inizi degli anni 70 nel mercato canadese, e che obbligava il San Daniele ad essere denominato in quel paese “Authentic Italian Prosciutto”.
Con l’avvio dell’accordo di libero scambio il prosciutto friulano può coesistere con altri prodotti locali e immettersi nel mercato con la propria denominazione ed il proprio marchio. In questo modo, il Prosciutto di San Daniele originale, con il nome corretto e con i relativi simboli di identificazione sulle confezioni, avrà una riconoscibilità più immeditata a completa tutela del consumatore canadese, distinguendosi dall’imitazione locale.
Tale possibilità garantisce quindi un vantaggio positivo non solo per la DOP Prosciutto di San Daniele ma per l’intero sistema economico e agroalimentare dei prodotti a Indicazione Geografica italiani avendo la possibilità di inserirli nel mercato canadese con le relative tutele e confrontandosi con i prodotti non originali. Questa opportunità assicura di contrastare con sempre più efficacia i prodotti “imitazione” già storicamente consolidati nel mercato canadese.